Mi trovo in Basilicata, a pochi passi da Metaponto dove sono presenti siti archeologici storicamente significativi.
Il sito archeologico delle Tavole Palatine è ben segnalato e vi è un ampio spazio per parcheggiare. È ben tenuto; infatti, per accedervi, c’è un bel viale fiancheggiato da oleandri con in fondo il tempietto. Al mio arrivo, pur essendo aperto, non ho trovato nessun custode o guida, ma ho trovato informazioni affisse su cartelli posti vicino all’edificio.
Le Tavole Palatine, inizialmente denominate Tomba di Pitagora, sono i resti del Santuario di Hera, tempio dorico del VI secolo a.C.
Si tratta di uno dei siti archeologici più interessanti d’Italia. Il tempio originariamente aveva 32 pilastri dorici, solo 15 dei quali sono ancora in piedi, ed era il principale di tre templi, formando un grande complesso che si ritiene abbia costituito il cuore commerciale e culturale dell’insediamento locale.
Gli edifici di questo sito archeologico sono riconducibili a epoche diverse, ma per la maggior parte furono eretti tra il VI e il III secolo a.C.
Fu anche teatro di epiche battaglie come quella di Pirro e Annibale con i loro elefanti contro i Romani. Il suo splendore è ancora testimoniato dall’area archeologica.
I resti di untempio antico
Le Tavole Palatine sono i resti di un tempio dedicato alla dea Hera.
Il tempio, restaurato nel 1961, era inizialmente attribuito al culto della dea Atena, ma un frammento di vaso rinvenuto nel corso degli scavi archeologici del 1926 si è rivelato essere un votivo dedicato alla dea Hera, dimostrando che essa era la patrono del santuario.
Fino al XIX secolo le Tavole Palatine erano conosciute localmente anche come Mensole Palatine (Scaffali Palatine) o Colonne Palatine (Colonnato Palatino), probabilmente in riferimento alle lotte dei Paladini francesi contro i Saraceni. Il tempio fu chiamato anche Scuola di Pitagora in memoria del grande filosofo Pitagora. Nel medioevo fu chiamata anche Mensae Imperatoris (Tavole dell’Imperatore), probabilmente in riferimento all’imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II che si accampò a Metaponto durante la sua spedizione contro i Saraceni nel 982.
Con il passare del tempo sono sopravvissute solo quindici colonne con venti flauti e capitelli dorici. Di queste quindici colonne, dieci sono sul lato nord e cinque sul lato sud. In origine c’erano trentadue colonne, poiché il tempio aveva una peristasi di dodici colonne su ciascun lato lungo e sei su ciascun lato corto.
Numerosi resti di decorazioni in terracotta, statuette e ceramiche, insieme a frammenti di colonne più piccole sono stati rinvenuti nei pressi del tempio durante gli scavi del 1926 e sono ora conservati al Museo archeologico nazionale di Metaponto.
Informazioni utiliper chi volesse visitarlo
In questa piccola sezione dell’articolo voglio elencarti alcune informazioni utili alla tua visita al Tempio delle Tavole Palatine.
Vedremo insieme dove si trovano e come arrivare, ingresso con orari di apertura e chiusura e costo d’ingresso.
Quali sono gli orari d’ingresso alle Tavole Palatine
Tutti i giorni aperto dalle 9 alle 19. Gli orari possono variare in base alle stagioni.
Quanto costa il biglietto d’ingresso delle Tavole Palatine?
Tranquilli, l’Ingresso è gratuito!
Dove si trovano le Tavole Palatine?
Le Tavole Palatine di Metaponto sono facilmente raggiungibili dalla Strada Statale 106 Jonica. Il sito si trova a circa 50 chilometri da Matera e circa 45 chilometri da Taranto.
Questo è tutto quello che so su questo magnifico tempo, ma a pochi km da qui vi ricordo che è possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto che custodisce diversi manufatti delle popolazioni lucane e greche che abitavano la zona.