Qualche giorno fa ho fatto visita a questo piccolo borgo del crotonese, e confermo che è uno dei più belli che ho visto in quest’ultimo periodo di spostamenti in calabria!
Santa Severina in Calabria (Non confondetevi con Santa Severa, quella è nel Lazio!) è tra le destinazioni più visitate dai turisti in vacanza nella regione.
Parte del circuito “I Borghi più belli d’Italia“, la cittadina di Santa Severina, in provincia di Crotone, è nota per il suo castello e la bellezza intatta di un centro storico tutto da scoprire come il Battistero, la vecchia Cattedrale, la Chiesa di Santa Filomena e altre rovine sparse sul territorio, sono le testimonianze più importanti del periodo Bizantino.
Come tante altre realtà regionali anche questo piccolo borgo custodisce tracce del proprio passato storico, come il quartiere della Grecìa, nella zona orientale, intatto dal punto di vista urbanistico, dove le case sono tutte costruite sullo sperone roccioso (quelle delle famiglie più agiate in cima al colle, le altre scavate nella roccia) da cui si può godere del panorama del Marchesato.
Il centro storico è situato tutto in cima al paese, quindi munitevi di auto e iniziate a salire (Se invece proprio non potete farne a meno, a piedi vi aspetta una bella passeggiata in salita)
Il bellodel borgo
Il castello Carafa:
Si compone di un mastio quadrato con 4 torri angolari cilindriche angioine. La sua grandiosa costruzione risale all’epoca di Roberto il Guiscardo, per poi essere ampliato con una serie di labirinti sotterranei e scuderie. All’interno del Castello è ancora possibile ammirare resti di affreschi medievali e saloni decorati a stucco, con dipinti barocchi di Francesco Giordano.
All’interno inoltre ha sede il Museo Archeologico e sono visitabili alcune aree archeologiche (grotte, necropoli, chiesa bizantina, fondazione torre normanna etc.).
Un castello da visitare, anche perchè è uno dei pochi in calabria che ancora oggi conserva le reliquie di un tempo!
Il Battistero di Santa Severina e la Cattedrale di Santa Anastasia
Il Battistero di Santa Severina rappresenta l’unico esempio bizantino pervenuto ai nostri giorni ancora integro, di forma circolare, con quattro appendici.
La Cattedrale di Santa Anastasia, eretta tra il 1274 e il 1295, conserva ancora l’antico portale ad arco a sesto acuto, al centro del quale compare lo stemma vescovile, mentre il resto della facciata è stato completamente rifatto nel 1705.
A sinistra, l’imponente torre campanaria a base quadrata, su quattro livelli. L’interno ospita gli affreschi dei pilastri che sorreggono le navate e un bel crocefisso del XV secolo.
I piatti tipici di Santa Severina
Per completare la visita nel suggestivo borgo di Santa Severina, tra i più belli d’italia, ci si può concedere un assaggio del piatto tipico: la pasta “chjna”, ovvero i rigatoni al forno ripieni di formaggio, provola e salsiccia locale.
Altro prodotto tipico del borgo: l’aranciàru, la caratteristica arancia santaseverinese, la cui storia secolare ha origine dalla peculiarità del terreno, che le confereisce qualità organolettiche esemplari e la rende un ingrediente ambito anche in cucina, oltre che uno tra i prodotti calabresi più rinomati nelle mostre di frutti.
Noi abbiamo cenato in un ristorantino a pochi passi dal castello, se non ricordo male si chiama La Locanda del Re, davvero niente male, si paga poco e si mangia bene e il titolare è davvero gentile!
Per concludere questa esperienza non mi aspettavo un paese così curato e tranquillo, perchè quando tramonta il sole cala un silenzio assoluto su tutto il borgo!